Una malattia troppo spesso sottovalutata che parte da un mal di stomaco e arriva all’ulcera gastrica: è la gastrite da farmaci.
Mal di stomaco? Forse è la gastrite da farmaci
Tante volte per un mal di stomaco o un qualsiasi problema gastrointestinale si ricorre ai farmaci, con la speranza di risolvere o placare il malessere. Ebbene sì, perché, il più delle volte, quello che il farmaco fa è sopperire i sintomi facendoci sentire meglio, senza veramente risolvere il problema.
Oggigiorno l’uso di farmaci è cosa quotidiana, si parla infatti di abuso: assumere pillole, bustine o compresse sembra essere la soluzione ad ogni minimo sintomo, incoscienti degli effetti collaterali che questi possono scatenare. I farmaci, infatti, sono stati visti essere la causa di molti disturbi gastrointestinali, primo fra tutti la gastrite.
Come nasce la gastrite da farmaco
Si parla di farmaci gastrolesivi come causa della gastrite da farmaci di cui si ritrova a soffrire la persona che abusa di rimedi farmaceutici in modo costante. Questo tipo di gastrite nasce proprio dall’azione di farmaci che scatenano processi infiammatori a carico della mucosa gastrica, che a lungo andare sfociano in erosioni ed ulcerazioni acute.
Se poi l’uso di farmaci gastrolesivi riguarda coloro che soffrono già di disturbi gastrici, il rischio di emorragie e perforazioni da ulcera gastrica aumenta notevolmente, motivo per cui, in questi soggetti, è assolutamente vietato l’uso di farmaci gastrolesivi.
Il problema comunque resta sempre la prevenzione, perché tutti i soggetti sani dovrebbero evitare di assumere farmaci in modo così semplice e continuativo, senza pensare alle conseguenze. Chi assume questi farmaci per necessità, deve, poi integrare con una sana alimentazione per ridurre al minimo il rischio di indurre gastrite.
Quali sono i farmaci che causano gastrite?
Dopo aver parlato dei loro effetti collaterali su stomaco e apparato digerente, è bene ricordare quali sono i farmaci più pericolosi per il nostro benessere gastrico.
In primis, abbiamo i farmaci anti-infiammatori non steroidei, cosiddetti FANS, in cui rientra la tanto “amata” aspirina (acido acetilsalicilico il suo principio attivo), molto utilizzati da quasi tutta la popolazione.
Uno studio condotto da ricercatori dell’università di Liverpool, in Inghilterra, ha dimostrato infatti che negli ultimi dieci anni le gastriti dovute all’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei è decisamente cresciuto: il 57% di pazienti con gastrite usava regolarmente farmaci antinfiammatori non steroidei e uno su tre prendeva aspirina.
Altri farmaci gastrolesivi sono poi i cortisonici, e quindi i farmaci antinfiammatori steroidei, gli anticoagulanti poiché aumentano il rischio di sanguinamento di ulcere già presenti, i farmaci antiblastici, ossia gli antitumorali e la categoria degli antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI).
L’insorgenza di gastrite causata da farmaci, e soprattutto da antinfiammatori sta quindi diventando un problema, spesso sottovalutato, perché i pazienti assumono i farmaci da banco con troppa facilità, non curanti dei rischi per la salute. È importante valutare l’effettivo bisogno dei farmaci e la gravità dei sintomi prima di ricorrere a tali rimedi chimici, letali per il nostro apparato gastro-intestinale.